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elementi di economia pubblica. |
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glianza dei beni, originata dalla indistinta e capricciosa libertà di testare. Data la proprietà dei beni, una disuguaglianza diviene inevitabile nella società. Alcune famiglie s’ingrandiscono coll’estinguersi di alcune altre, e l’economo e l’avaro prepara i suoi tesori al dissipatore. Le differenti situazioni contribuiranno sempre ad accrescere una tala disuguaglianza. Aggiungo di più che nelle circostanze nostre presenti, nelle quali, data la proprietà dei beni e dato l’arbitrio ai particolari di disporre a capriccio di tali proprietà, l’immagine seducente di vivere senza travaglio si moltiplica co’ proprietarj di rendite ereditarie, è necessaria una disuguaglianza che animi ed irriti quelle passioni che scuotono la voluttuosa indolenza di chi è indipendente dai primarj bisogni; è necessario che il piccolo reddituario non sia abbastanza filosofo per contentarsi della placida mediocrità del suo stato, e che alla vista d’uno più ricco di lui s’animi d’irrequieta emulazione per pareggiarlo; è necessario che tutte le classi dei cittadini amino d’entrare nella classe superiore, e che veggano ciò essere il premio della fatica e dell’industria, piuttosto che l’invidiata combinazione di fortunate circostanze. La troppo moltiplicità e bizzarria de’ fedecommessi ammucchia su poche teste, rende perpetuo in alcune famiglie ciò che dovrebbe essere la speranza e lo scopo di tutte, e che con assidua circolazione dovrebbe accumularsi e dividersi continuamente. Una famiglia, che assorbisca le rendite di 20 famiglie comode, non fa tanto vantaggio come queste lo farebbero. Abbiamo detto che le classi utili debbono essere tanto più numerose ed incoraggite, quanto più sono vicine alla classe produttrice ed alimentatrice; ora venti famiglie hanno più bisogni che mettono in moto queste classi, che non una famiglia sola quantunque ricca come le venti. Aggiungasi, che invece che la natura tende d’una famiglia a formarne molte, i troppi vincoli posti alle terre, il consacrarle all’ingrandimento d’un nome ed al lusso svogliato d’un primogenito, tendono di molte a farne una sola. La povertà de’ cadetti serpeggia umile ed oscura tra l’oro e la pompa fraterna; ond’essi, condannati ad uno sterile libertinaggio, all’ambizione del nome sacrificano i premj della fatica e dell’industria, o si