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42. Un altro principio del prezzo del cambio sarà la provvisione, cioè il prezzo del travaglio e dell’industria dei cambisti, sia di quelli che ricevono il pagamento, come di quelli che lo rimborsano. Se, per esempio, il cambio fosse al disotto del pari, il prezzo o la provvisione può rimettere al pari il valore della lettera di cambio, perchè deve pagare questo prezzo colui che prende la lettera; se è al disopra, questo prezzo diminuirà parimenti il vantaggio di chi fa il pagamento per il debitore.

43. Un terzo principio o elemento del prezzo del cambio sarà la consumazione o la deteriorazione della moneta, la quale non porta più intrinsecamente quella bontà e quel peso che il titolo e l’impronta d’essa promettono. Abbiamo veduto che le monete si alterano in mille guise. Nel cambio si valuta e si ricompensa alla realtà l’errore dell’apparenza.

44. Finalmente un altro opposto principio servirà ad alterare, o piuttosto a sminuire il prezzo del cambio che si paga da chi prende la lettera di cambio; questo è l’interesse del tempo. Chi paga a Milano per ricevere a un mese, a due, a tre il rimborso in Genova, non deve ricever lo stesso come se fosse sul momento rimborsato. Se quel danaro che egli ha fatto pagare in Milano fosse restato in sua mano, avrebbegli potuto fruttare un interesse annuo; dunque proporzionalmente gli sarà computato l’interesse del tempo che tarda ad essere rimborsato.

45. Giova qui avvertire, che chi prende la lettera di cambio, chi la dà e chi la paga non fanno mai questo calcolo, ma quasi sempre confondono i pari con il prezzo e tutti gli elementi componenti questi prezzi. Essi sanno che tanti soldi milanesi cambiansi con tanti soldi di Genova; tengono conto e danno le notizie di tutte le alterazioni del cambio diverse da Milano a Genova, diverse da Milano in Francia, diverse da Milano a Venezia, e ciò chiamasi sapere il corso del cambio e le variazioni di esso. Io non debbo qui trattenermi più a lungo ad invilupparci in questa difficile ed estesa materia, mentre non è del mio istituto lo spiegare la scienza del cambio per l’utilità di un privato negoziante. Ho dunque trascurato a bella posta tutto quell’imbarazzo di termini compo-