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422 | elementi di economia pubblica. |
degli interessi del danaro indica un maggior numero di danarosi ed aventi un superfluo da impiegare, ed un minor numero di bisognosi d’imprestito e perciò aventi una maggior forza originaria e reale; mentre l’incarimento delle cose tutte, combinato con questi primi tre fenomeni, non può derivare che dall’aumentata copia di danaro e dall’aumentata circolazione: il che non può nascere nel presente caso dal puro commercio interno, ma dall’aumentato spaccio e profitto al di fuori, che solamente potevano fare questo cambiamento in tutte queste dipendenze dell’economia interna di uno Stato. Dunque con pari ragionamento, sminuendo la popolazione, rallentandosi l’agricoltura, alzandosi gli interessi del danaro, abbassandosi il prezzo delle cose, sarà segno infallibile che la somma de’ prodotti e delle azioni di una nazione, rispetto a quelle con cui era ed è in attuale commercio, sia scemata e diminuita; onde farà un commercio passivo sino all’indispensabile equilibrio, a cui necessariamente deve in seguito mettersi.
29. Noi abbiamo distinto due specie di commercio: commercio di produzioni, il quale consiste in materie prime e in manifatture; commercio di economia, il quale consiste nel trasporto delle produzioni e nella compra e rivendita di questo produzioni. Per riguardo al primo commercio, di cui solo per ora parliamo, e che è il più comune ed universale, e nello stesso tempo il più durevole e desiderabile, egli è facile il vedere come fiorisca e come aumenti, come soffra languore e diminuzione; perchè in tutti questi Elementi avendo diffusamente annoverate le cause tutte per le quali aumentansi e diminuisconsi le produzioni delle materie prime, crescono e scemano le opere della mano degli uomini, quelle saranno tutte di prospero e grande, o di piccolo ed infelice commercio.
30. Solamente, dunque, ristringendo sotto un sol punto di vista quanto nei trattati d’agricoltura e delle manifattura si è partitamente divisato, diremo che per quattro mezzi principali si aumenta il commercio di una nazione, cioè cresce la somma delle utili azioni. Primo, per la massima concorrenza sia dei compratori come de’ venditori, sian pure nazionali o esteri come si voglia; e questa si ottiene col mag-