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azioni, passerà necessariamente in altre mani; dunque quest’ultima considerazione si riduce a quella del passaggio per un maggior o minor numero di rappresentanze. Ora noi abbiamo veduto che il rappresentatore universale d’ogni valore è l’alimento, ossia la consumazione. Ma questa consumazione essendo continua e contemporanea in molti, e a questa riducendosi tutte le spese e tutti i baratti che in tutti i commerci si fanno, ogni moneta arriverà infallibilmente o una volta o l’altra, dopo varj giri, a cambiarsi immediatamente con qualche cosa, di cui l’uso è la consumazione. Ma se si prendano in massa tutte le consumazioni diverse che si fanno da tutte le diverse classi e condizioni di cittadini, si troverà (come accade sempre in tutte le masse grandi, e di graduate e varianti quantità combinate) che compensandosi il più col meno, trattandosi massimamente di soddisfare bisogni d’individui simili, presso a poco costanti; si troverà, dico, a un di presso eguale la giornaliera ed attuale consumazione che in una volta si fa, a tutte le altre combinazioni giornaliere e di altre volte. Ma in una attuale consumazione la moneta dell’uno non può servire ad un altro, perchè, combinandosi amendue a consumare nello stesso tempo, è necessario che abbia ciascuno la moneta che gli dà questo diritto a consumare. Dunque la quantità della moneta circolante sarà proporzionale alla quantità della giornaliera ed attuale consumazione. Quindi, sia detto qui per incidenza, non è fuori di luogo il sospetto che io ho, e che per altro merita più matura considerazione, del potersi sciogliere questo problema; cioè che data una moneta qualunque e dato un valore rispettivo che ha in due nazioni, si possa conoscere la rispettiva forza e ricchezza di quelle nazioni. Perchè se avuto riguardo alla popolazione e consumazione, paragonerò la quantità di cose che con uno zecchino si possono contemporaneamente comprare in una nazione A, col numero di cose parimenti contemporaneamente comprate nella nazione B, la forza, la ricchezza, ossia il numero delle azioni o prodotti della nazione A saranno a quelli della nazione B in ragione reciproca di questa quantità; e sarà più forte la nazione, quanto è minore il numero delle cose che con uno zecchino