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elementi di economia pubblica. |
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una sola massa, sulla quale i prezzi si stabiliscono; il prezzo comune sarà fissato dalle nazioni che seguiranno la comune proporzione fra l’oro e l’argento, non da quella che l’avrà alterata e diversificata, sia nel più, sia nel meno. Dunque questa dovrà ne’ suoi contratti obbedire realmente a quella proporzione che non segue. Facendosi sentire presso una tal nazione il bisogno dell’oro, del quale, come abbiamo veduto, andrà a poco a poco a restar priva, bisognerà, cambiandolo coll’argento, oltre le quattordici once per ogni oncia d’oro, dare qualche cosa di più d’argento per pagare il bisogno e la scarsezza dell’oro; onde in realtà da se stessa sarà costretta ad accostarsi alla vera proporzione, ascendendo dal dare quattordici once a darne quindici d’argento per una d’oro. Ciò infallibilmente accaderà nei grossi contratti e nell’alto commercio; dove la sola quantità di peso e bontà del metallo si considera; ma nei piccoli, continui e giornalieri contratti che si fanno quasi tutti in monete d’argento, le quali sono le più abbondanti e comuni, e in monete di rame che le rappresentano immediatamente, si alzeranno i prezzi di tutte le cose vendibili. Chi comprerà, comprerà con monete d’argento, un’oncia delle quali avrà il nome di equivalere ad d’oncia d’oro; ma dovrà dare un maggior numero di queste monete, finchè un’oncia di esse equivalga solamente al valore di d’oncia d’oro. Lo stesso ragionamento si faccia nel caso opposto, vale a dire, per esempio, invece di quindici d’argento per una d’oro, che si suppone la proporzione comune, diasi sedici per una; allora le altre nazioni porteranno tutto l’oro per avere su di ciascun’oncia di quello un’oncia d’argento di più. Resterà dunque una tal nazione scarseggiante e poi priva d’argento e sovrabbondante d’oro; dovrà dunque cambiando l’oro coll’argento pagare coll’abbondanza di quello la scarsezza di questo, cosicchè verrà da sè medesima nei grossi contratti a ristabilirsi la comune proporzione. Nei contratti più piccoli e continui si abbasserà il prezzo delle cose vendibili, cosicchè, per le cose che equivalgono ad un’oncia d’oro, si sia dato solamente in argento l’equivalente di quindici once e non di sedici. Ma frattanto vendendo presso le