Pagina:Elementi di economia pubblica.djvu/155


elementi di economia pubblica. 373

sura che più contribuiscono a soddisfare ai bisogni, a crescere le comodità, a nutrire le delizie della vita: in secondo luogo, a pari attitudine a soddisfare a tali esigenze e a tali fini, a misura che sono più rare e più difficili a trovarsi. Le cose comuni e che si trovano dappertutto, quantunque essenziali, come l’aria e quasi sempre l’acqua, non hanno alcun valore; nella medesima maniera le cose di nissun uso, comodo o piacere, quantunque rarissime, non sono punto stimate, e sono di niun valore. Ma questa utilità e questa rarità delle cose non è sempre assoluta ed universale, ma spessissimo varia e relativa. Molte cose cessano affatto d’esser utili, perchè si è trovata la maniera di sostituirne delle altre e più facili e più utili; il valore adunque delle prime cessa e diminuisce, di molte invece si aumenta, perchè si sono scoperti nuovi usi e nuove utilità delle cose medesime; di più, moltissime sono rare in un paese ed abbondano nell’altro, e senza allontanarsi dai medesimi luoghi tali individui ne hanno copia, e tali ne scarseggiano.

2. Da questi ne nacquero i diversi baratti che gli uomini fecero di varie con varie cose, ed il valor venale di ciascheduna di queste, cioè la maggiore o minor attitudine che abbiano ad esser cambiate colle altre. Vi siano due merci sole e due soli individui, che l’uno abbia vino e l’altro frumento; se si leva la quantità di frumento che uno abbia di necessità per sè stesso, e la quantità di vino che l’altro vuol ritenere per sè, tutto il resto del frumento dell’uno valerà tutto il resto del vino dell’altro, quando amendue siano indifferenti a spogliarsi dei loro resti rispettivi di vino e di frumento per cambiarseli reciprocamente; di maniera che tutto il frumento varrà la metà di tutto il vino; il terzo di quello, il terzo di tutto questo; e così parimenti di tutte le parti o frazioni delle due merci, ancorchè il frumento fosse doppio, triplo, quadruplo del vino. Così se l’avanzo del frumento dell’uno stesse in dodici vasi, e se l’avanzo del vino dell’altro stesse solamente in sei vasi eguali, i dodici del frumento valerebbero i sei del vino; sei del primo, tre del secondo; quattro di quello, due di questo. Ma il valore di una cosa è l’attitudine a cambiarsi con un’altra: dunque quel valore