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232 | elementi di economia pubblica. |
polo è proporzionata sempre alla quantità dell’alimento: dove questo è facile e sovrabbondante, il popolo v’accorre da tutte le parti al di fuori, e dentro l’invincibile istinto propagatore non trova ostacoli fisici a svilupparsi, quando i morali non si oppongano alle forze perpetuatrici della natura. La soverchia popolazione può essere a carico della nazione quando non sia l’effetto dell’accresciuta quantità di travaglio, perchè l’alimento del soverchio ozioso sarà a spese dell’utile; ma la popolazione, comunque grande si supponga, sarà sempre vantaggiosa a sè medesima quando sia l’effetto dell’aumentata quantità di travaglio, perchè allora col numero crescono i mezzi della sussistenza e felicità di ciascuno.
25. Ho detto che nello stimare il travaglio è necessario aver riguardo al tempo in cui dura il travaglio medesimo, perchè l’alimento è un bisogno costante e periodico: bisogna ancora parimenti aver riguardo al tempo del travaglio delle arti inferiori fino all’ultima. Sonovi pure alcune altre considerazioni che entrano nella stima del travaglio; per esempio, la maggiore o minore quantità dell’opera stessa, e la maggiore o minore capacità che vi si richiede; i pericoli e i rischj che si corrono nel travagliarla, sia per la fragilità della materia prima, sia per qualche circostanza estrinseca o intrinseca che la rende mal sana o nociva. Ho detto nello stimare il travaglio, perchè altre considerazioni entrano nella stima delle cose, come l’abbondanza o scarsezza di quelle, la maggiore o minore ricerca, il trasporto, ed altre quantità per le quali si determina il valor relativo, di cui parleremo a suo luogo.
26. Non è dunque possibile il fissar con precisione aritmetica il valore intrinseco delle fatiche degli uomini. Un tal valore varia secondo la varia bontà delle terre, e secondo la varia maniera di vivere di quelli che le lavorano o fanno lavorare, degli artigiani che ne manifatturano i prodotti, dei proprietarj delle terre che fanno valere e le terre e i prodotti medesimi; e queste differenti maniere di vivere dipendono dalle circostanze fisiche e morali d’ogni paese. Perchè un tal calcolo potesse accostarsi alla matematica precisione sarebbe necessario: prima, un esatto catastro di tutte le terre e della quantità media degli annui loro pro-