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elementi di economia pubblica. |
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che attraverso della nebbia dei vocaboli ha portato la fiaccola dell’analisi nei più segreti nascondigli dell’intelletto umano, sotto le stesse leggi e fra gli stessi costumi hanno vissuto di coloro che hanno perfezionato le volgari manifatture della lana, e che hanno elevato il durissimo acciaio alla lucidezza ed allo splendore dell’oro, e piegato all’eleganza delle forme più leggiadre. Tutta la natura ha sentito il dominio delle scienze, e le arti tutte sono state tocche dall’elettrica fiamma dell’invenzione, e col fermento e colla gara di tutti gli interessi si sono ripulite di ogni rozzezza ed imperfezione, delle quali il frettoloso bisogno le avea impastate. Non una circondotta giurisprudenza, non un misterioso e vano circolo di mediche tradizionali formole, e non una sconnessa e fortuita congerie di fatti, nè la curva e laboriosa imitazione degli antichi modelli, nè la divota e pusillanime scelta delle parole, saranno mai le scienze miglioratrici delle condizioni degli uomini, e madri di vera ricchezza e potente prosperità nelle nazioni. Ma la scienza dell’uomo in tutti i tempi e in tutti i luoghi, ma la ricerca attenta ed imparziale dei grandi fenomeni della natura, ma l’ardito congetturare, ma l’ostinato tentare, ma il battere le strade sconosciute e solitarie che guidano al vero, impervio al timido e cieco calcolatore delle pedate altrui, solo sono i mezzi onde si possono sperare progressi fra la moltitudine riunita; la quale non si perfeziona colla perfezione d’alcuni individui, ma coll’avvicinamento e coll’urto di molti errori, di molti tentativi, di molti interessi. A che mai sarebbe ridotta una nazione, se le minute prescrizioni e i servili metodi di taluni volesse inesorabilmente seguire, mentre le altre collo scorrere de’ secoli si allontanano sempre più dall’errore infelice, e si avanzano verso il vero beato e sicuro rischiarandosi alla luce serena ed equabile della filosofia? Questa si giacerebbe ancora prostrata ed involta nelle vecchie tenebre, e l’accumularsi dei secoli non sarebbe per lei che un uniforme tramandarsi dai padri nei figli lo scolo della barbarie e il bulicame degli antichi errori. Ma le arti e le manifatture, se dalle scienze prendono aumento e perfezione, dalle belle arti in ispecie e dalle ma-