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elementi di economia pubblica. | 355 |
meglio colla libertà, che dilata ed equilibra gli interessi degli uomini, che colla violenza che li concentra e li fa sbilanciare con precipizio verso l’opposto estremo egualmente dannoso.
26. Ma di ciò si è detto anche troppo lungamente. Vi è un’ultima riflessione, sulla quale non posso cessar d’insistere, non certamente perchè ve ne sia bisogno in questa fortunata provincia dove non cessano i sovrani provvedimenti, ma per dissipare, per quanto mi è possibile, quel genio tenebroso ed oscuro che occultamente si sforza colla derisione, col disprezzo, col pedanteggiare i vigorosi movimenti della giovanile curiosità, di opporsi alle clementissime mire dell’Augusta Madre dei popoli. Vede ognuno che io voglio parlare delle scienze, le quali hanno una troppo grande influenza sulle arti e manifatture, perchè si debba omettere ogni sforzo per ampliarle e facilitarne il progresso per ogni paese. Verissimo è quello che fu detto da alcuno, che dove si perfezionerà l’astronomia, ivi si può sperare che i panni saranno più perfettamente lavorati. Chi considera i progressi della specie umana troverà che essi camminano con un certo parallelismo, onde e le più sublimi e da noi lontane cognizioni, e le più umili ed a noi vicine si attraggono vicendevolmente. Non è possibile che le medesime cagioni che eccitano in taluni curiosità o interesse per una classe d’idee, e che loro danno agio e facilità di soddisfarvi, non operino colla medesima forza su tali altri per diverse serie d’idee e di cognizioni, frattanto che la considerazione occupata da chi ha perfezionato un oggetto, non lascia luogo che a cercar nuovi oggetti per occupare simile considerazione. Dunque la protezione alle scienze, la curiosità nudrita nella fervida gioventù, il premio accordato alla laboriosa virilità, il togliere nelle scienze come nelle arti ogni privilegio esclusivo, per cui divengono tiranne ed usurpatrici, e per conseguenza indolenti nel perfezionarsi ed attive nell’abbattere gli emoli e concorrenti, saranno mezzi indiretti, ma non meno perciò efficaci dei più diretti ed immediati, per il progresso delle arti e manifatture. Neutono che ha scoperto il sistema dell’universo e l’attrazione equilibratrice delle cose, Locke