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che dalla speranza di un bene più reale ed immediato. Perciò i premj saranno i più efficaci animatori delle arti, e faranno incurvare l’inerte alla fatica, e renderanno sagace l’industrioso nell’inventare e finire le opere sue.

Soglionsi talvolta invitare le manifatture con somme anticipate che la generosa munificenza del sovrano somministra a chi si esibisce a sostenere un’intrapresa. Ma chi ben riflette troverà forse inutile ed anche pericolosa una simile maniera d’incoraggire le arti. i. Perchè, quando ottenesse il fine, darebbe troppi vantaggi alle manifatture, escludendo gli altri dal poter sostenere la concorrenza, il che sarebbe introdurre non una manifattura, ma un manifattore; e quelli, ancorchè potessero sostenere una tale concorrenza, sarebbero forse disanimati, perchè l’uomo che sempre ed unicamente si regola cogli esempj, sarebbe portato a credere, che se il primo introduttore ha avuto mestieri della clemenza del principe, egli pure non ne potrà far senza. ii. Perchè si corre grandissimo rischio, che il manifattore calcoli più sull’interesse del capitale sovvenuto che sulla perfezione della manifattura; e perchè ciò egli eseguisca, sono necessarie sicurtà, ispezioni ed esami, precauzioni egualmente dispendiose al- l’erario del principe, che producenti diffidenza e disamore nell’animo dell’artefice per l’arte sua. Egli è probabile che chi si ritrova di avere in mano un capitale con condizioni lunghe e vantaggiose, cercherà di campare sopra di esso contentandosi di esibire un’apparenza di travaglio, più per conservarsi il diritto di prolungare la restituzione e di chiedere nuovi soccorsi, che per corrispondere con lealtà alle benefiche mire del sovrano. Quanto ho detto non dà nissun diritto di disapprovare se talvolta si sia fatto l’opposto, perchè le massime di prudenza politica sono meramente relative a ciò che in qualche particolar circostanza avviene, polendosi trovare persone che fedelmente adempiano i patti convenuti, e tanta fermezza e vigilanza uni ministri che sappiano costringerli all’adempimento, senza disanimare nè il favorito manifattore, nè i successivi concorrenti.

22. Dunque premiar l’opera già fatta sarà la massima più salutare ed il mezzo più efficace a promuovere le mani-