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le sarà tanto più utile, quanto questo soverchio sarà nelle classi sempre più vicine a rappresentar la propria proporzionata quantità di alimento. Primo, perchè essendo queste le più numerose, la distribuzione degli utili cadrà sopra un maggior numero di persone, il che servirà ad incoraggire più immediatamente i lavori più necessarj e più utili. Secondo, perchè l’accrescimento delle arti inferiori, cioè più vicine alla produzione dell’alimento, anima le superiori; ma l’accrescimento di queste non anima egualmente quelle. La superiorità de’ loro guadagni mettendole nel caso di supplire fuori di Stato alla più parte dei bisogni, le classi loro intermedie possono essere forastiere piuttosto che nazionali, ed essere più utili all’altrui che alla propria nazione.

24. Da questi ragionamenti, i quali spero che colla loro fecondità ne compenseranno la astrusità apparente, che coi futuri dettagli svanirà del tutto, da questi, dico, ne nascono due importantissime conseguenze:

i. Che le classi operatrici sono ancora tanto più utili, quanto più sono inanellate l’una dentro l’altra, in quella proporzione che abbiamo già divisata, perchè allora solo producono la massima quantità e varietà di travaglio utile, e perciò la massima e la più giusta distribuzione di alimento. Quindi, fuori di questi casi, le classi che non sono comprese in questa catena non interrotta di opere e di lavori, non sono utili e da proteggersi se non in proporzione della necessità loro, o in quanto contribuiscono ad animare la serie delle classi operatrici ed alimentatrici.

ii. Che l’aumento della popolazione aumenta il travaglio, perchè la sempre presente necessità della sussistenza, e l’abitudine cara e quasi indistruttibile degli uomini al suolo natale gli agita per ogni verso e li stimola a procacciarsi i mezzi più sicuri per vivere, quando viziose cagioni politiche non consacrino l’inerzia e premiino la indolenza, o non irritino gli uomini alle emigrazioni. Con più sicura ragione però si può dire: che la quantità di travaglio aumenta piuttosto la popolazione, che non la popolazione la quantità di travaglio; perchè la maggiore quantità di travaglio rappresenta un maggior numero d’alimenti, e la quantità del po-