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della mano d’opera, quando, dal capitale impiegato per tutta l’estensione della manifattura dedotto il valore della materia prima, e dal frutto di questo capitale dedotto il valore della mano d’opera pagato agli operaj insieme colle altre spese, l’avanzo, cioè il guadagno, sarà eguale al frutto raccolto di tante terre, quanto la somma del suo travaglio e della sua intrapresa ne rappresenta. È impossibile l’applicazione di questa teoria finchè non si abbiano dati certi ed adequati dei prodotti delle terre, della media porzion fisica di travaglio di ciascun uomo, e la più difficile ed esatta notificazione del capitale che ciascuno impiega ne’ suoi lavori.

14. Quarto ostacoto, l’eccesso del tributo posto sulle manifatture e sull’industria personale degli uomini. Egli è vero che tali gravezze sono ricompensate dai compratori, ma quando passano un certo limite di troppo la manifattura diminuisce, e se ne dirige altrove la ricerca; diminuiti i compratori, essa deve abbassarsi di prezzo, quindi il tributo resterà tutto sulle spalle degli operaj e manifatturieri; e questo peso, opprimendo il frutto e la speranza della loro attività ed industria, renderà torpide le arti, le quali a poco a poco dissipandosi, si rifugieranno dove siano allettate da una condizione più dolce e da tributi men forti e meno sensibili.

15. Quinto ostacolo, sono le formalità cui le arti medesime si assoggettano da coloro agli occhi dei quali s’ingrandiscono i piccoli dettagli, e che nè puonno nè vogliono innalzarsi giammai alla contemplazione del tutto e della somma intiera delle cose. Esami, patenti, permissioni, prescrizioni ed obblighi di tenere allievi, allontanano e rendono scabroso l’entrare in una carriera, a correre la quale anzi si dovrebbero moltiplicare gli stimoli ed aprire tutte le facilità per vincere la naturale inerzia dell’uomo e l’innata sua spensieratezza, che lo porta a riposarsi negli avvenimenti giornalieri e ad abusare di quella fiducia che noi dobbiamo avere nell’invisibile provvidenza. Lo stringere ciascuna classe di artigiani in corpi separati che si eleggono capi e direttori, l’assegnare severi confini al travaglio di ciascuna classe e alla industria di ciascun individuo, il farne famiglie, società, fratellanze,