Qual per sangue, e real pompa s’onora,
Quanto mai l’or, quanto beltà dar possa,
L’istessa aspetta inevitabil’ora. 36Anco la via d’onor guida a la fossa.
Nè tu sprezzar, o altier, cotesta tomba,
Se non orna trofeo l’ossa sepolte,
Nè bell’inno di lode alto rimbomba 40Per lunghe logge, e istoriate volte.
Puote forse opra di scarpello arguto
Richiamar l’alma a la sua spoglia ignuda?
O può canto eccitare il cener muto, 44E allettar morte inesorabil cruda?
Forse in questo negletto angolo alberga
Spirto già pieno d’un ardor celeste;
O man degna che tratti real verga, 48E vocal cetra a nobil canto deste.
Ma lor Sofìa non svolse il gran volume,
Che ’l tempo di sue spoglie ornò e distinse.
Tarpò al bell’estro povertà le piume, 52E ’l corso a l’alme con suo gelo strinse.