teseo.
Io so, che niuno
Di quì trarli oserà contro mia voglia.
In insane minacce e in alte grida
L’ira prorompe; ma svanisce poi
Al tornar della mente. Se i Tebani
Di rapirti si dier vanto, dovranno
Affrontar lungo innavigabil mare.
Tu, ne’ miei detti intanto, e in que’ di Febo,
Che quì ti scorse, ti assecura, e sappi,
Che, a farti salvo da nemiche offese,
Ove io fossi lontan, basta il mio nome.
coro.
Strofe 1a
A questa terra illustre
Di cavalli nutrice, al biancheggiante
Colono alfin giugnesti,
O passaggiero errante;