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ATTO V. SCENA I. 143

Tollerar. Un pensiero or vi conforti:
Mai non sarà chi più del padre v’ami,
Mentre senza di lui vita vivrete
Men dura e faticosa. — Intanto tutti
Ristretti attorno a lui dolentemente
Piangevano. Ma, poi ch’ebbero fine
I gemiti, nè suono altro s’udìa
E tutto era silenzio, ignota voce
Ed improvvisa rimbombò, per cui
Le chiome a tutti si arricciaro. E un Dio
Con ripetuto grido Edipo Edipo
Chiamava, Edipo a che più tardi? Troppo
Indugiasti. Ed appena egli del Nume
La voce intese, dimandò che a lui
Il Re Tesèo si avvicinasse, e, giunto,
O carissimo, disse: deh! tu porgi,
Qual primo pegno di tua fè, la destra
Alle mie figlie, e, voi care fanciulle,
A lui date la vostra; e tu prometti
Che, per quanto potrai, da te tradite