Mie figlie lo dirai, che pur mi sono
Tanto care. Sia chiuso entro il tuo petto
L’alto segreto; e, quando il fine arrivi
Della tua vita, al successor lo svela,
E questi all’altro il fidi, e l’altro all’altro
Pur sempre. Così fia che contr’all’armi
Di Tebe questo suol tu renda invitto.
Popoli molti, ancor che li governi
Provvida legge, a mal oprar sovente
Son tratti; e, benchè tardi, i giusti Numi
Castigano colui che le divine
Cose poste in oblio, stolto imperversa.
A te così non avverrà; nè vuolsi
Insegnare a chi sa. — Dunque si vada,
Che d’un Dio la presenza a gir m’affretta;
Vadasi, e indietro più non torni il passo.
Seguitemi, o figliuole. Io sono adesso
Vostro duce, qual voi lo foste al padre.
Meco movete, e niun toccarmi ardisca;
E a me la cura di trovar si lassi