Non rivolger la faccia. Alcuna cosa
Dir dunque non mi vuoi? Dunque mi scacci
Disonorato oimè! senza parole,
Senz’aprir la cagion di tua tant’ira?
Voi sue figlie, e voi, mie care sorelle,
Deh! v’adoprate a intenerir l'austero
Genitor taciturno; ond’ei non lasci
Senz’alcun detto me partir, che il Nume
Invocai supplichevole.
antigone.
A che vieni?
Infelice! a che mai? Parla; sovente
Voce di gaudio di pietà, di sdegno
Qualche parola anco dai muti elice.
polinice.
Ben mi consigli. Dirò dunque, e prima
Aita chiederò dal Dio, la cui
Ara testè lasciai, quando Tesèo
Mi concesse il poter securamente
E parlar ed udir; di tanto or voglio