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si spendono a peso, per riceverne a baratto altrettanto scarso, purea peso, ed imborsarsi il soprapiú, mentre le scarse spendono nel loro paese allo stesso prezzo che le giuste; anzi mandano mercanzie a quei paesi ove corrono gli ori a marco, e nel prezzo fanno patti d’esser pagati con monete scarse, perché tanto piú in peso ne va a compire li loro pagamenti, ed a casa loro fanno il guadagno. Onde io mi ricordo aver in certe cittá riscosso qualche somma di doppie in piú volte dalle stesse casse pubbliche (colpa però di. qualche ministro), ninna delle quali mancava meno 8 grani, le semplici i6 e i8, i dobloni di giusto peso: e pure contuttociò non lasciava io di spenderle allo stesso prezzo come se fossero di peso, perché cosi era l’abuso comune della cittá, che ormai l’ha pagato. Ma frattanto in mano a quelli che ne fanno il traffico restano 7 e 8 per cento; e se nella cittá si trovano, per esempio, due milioni di monete cosi tosate, trovansi que’ cittadini avere 6, 7, anzi 8 per cento di vera valuta di meno. E quei mercanti, che trafficano in seta ed altre mercanzie forestiere e che fuori di quel paese sono costretti a spendere gli ori per quello che pesano, vi perdono quel tanto che calano; onde sono forzati a vendere tanto piú care nelle loro botteghe le merci, e ne rissente il danno ciascuno che compra Anzi, perché ne’ pagamenti, che si vanno a far fuori di quello Stato, si ha minore scapito portando monete di giusto peso, quindi nasce che sono ricercate e comprate con aggio sopra il prezzo corrente, onde a poco a poco crescono di valore le monete di peso. Ed è questa la seconda delle cause che danno impulso a si pernizioso effetto.

Non ha molto che io, passando per Bologna e Ferrara, non ho potuto osservare senza stupore i testoni nuovi scarsi dall’antico peso; e i vecchi, proibiti se non sono di peso pari almeno ai nuovi; e i paoli poi e mezzi paoli, permessi non ostante che siano tosati sin sulla pelle; e quei mercanti e bottegai, affaccendati, per ogni picciola cosa che vendono, in pesare scrupolosamente i testoni d’argento; ma, se si tratta di ricever oro, accettar doppie e mezze doppie, che calano sin 12 e 15 grani l’una, e talora 20 e piú, le prendono senza guardarle.