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con men rotti che sia possibile, per non essere cosa necessaria il farle con i rotti per far danari, e massimamente in molte sorti di monete, per molte cagioni, ed in particolare perché esse monete senza i detti rotti sarebbono piú facili nel conteggiarle tanto nelli numeri in ragione di libra, come a lire e soldi d*«imperiali», ed anco perché le note della lega resterebbono piú intelligibili, non vi essendo i rotti di essa impressi.

Che vi debba essere un sol ordine in universale per fare ogni sorte di monete, cosi d’oro come d’argento.

In ultimo, per concludere questo mio picciolo trattato, dico che l’ordine, che sará posto a tutte le zeche in universale, causerá che tutti li danari si faranno con regola certa e ferma, e mai piú non si guasteranno per rifarne altri, per far guadagni con utile de’ particolari e con danno enorme in universale, ma resteranno quasi eterni. Oltreché gli ori ed argenti, di minère o grezi, si contratteranno con i danari in altro modo di quello che si fa e si usa di presente. Percioché si contratteranno o si permuteranno con le monete, cosi d’oro come d’argento, sotto questi ordini fatte o tassate a peso per peso, in quanto al puro ed al fino e nella debita loro proporzione; e si fará solamente mercanzia sopra le fatture e i laggi di essi danari, come diffusamente di ciò nel capitolo XXIX si tratta: il qual capitolo, come anco il capitolo v, il XII, il XXII, il XXX, il xxxiii, il XLiv, il XLVi ed alcuni altri sono stati descritti e cosi posti dall’autore sotto i detti numeri, credo, segnalatamente e con qualche alta e degna considerazione.

E tengo per fermo che gli ordini del Discorso del detto autore saranno accettati non solo dai prencipi, ma anco i popoli tutto ciò favoriranno, per esser questo cosi real maneggio utile in particolare ed in generale, il qual nasce e dipende dalla ragione, che come regina in tutte le cose predomina e predominerá, come anco sempre ha predominato, ed alla quale ciascuno come uomo si trova necessariamente esser soggetto e tenuto di ubidire.

E, se bene ad alcune persone forse parerá, in questo primo moto, che detti ordini saranno accettati da alcuni si e da alcuni no, dicendo anco che si procederá per l’avenire di male in peggio,