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Eccher, La fisica sperimentale dopo Galileo | 419 |
pare il pensiero, e guidar l’uomo sulla feconda via del progresso.
Ma la forza del progresso è inesorabile e come fiumana trattenuta da improvvisi scoscendimenti per poco ristagna, per irrompere con maggior impeto e più veloce alla meta; così l’umano pensiero, che attraverso a mille ostacoli, sulla base del positivo rifà la strada de’ secoli passati, e dalle leggi della natura assurge alle cause supreme, non torturando coi dogmi; ma persuadendo coi fatti; non seminando livore, odio, vendette; ma brillando iride di pace a tutti i popoli.
E già sorgono, precursori di nazionale risveglio, i grandi poeti, e nuovi veri, destinati a portare una profonda rivoluzione nella vita delle nazioni ed a dare al secolo nostro un’impronta per la quale andrà famoso ai futuri, spuntano all’orizzonte.
Il lento oscillare della lampada nella cattedrale di Pisa fu poca favilla che gran fiamma seconda e con Galileo illuminò il mondo intero.
L’inconsciente contrarsi della rana nel gabinetto del Galvani è scintilla che sprigiona dall’acuta mente del Volta la portentosa pila.
Un filo elettrico attraversa la sala. Milioni di vibrazioni ogni secondo lo agitano. Trasmette-