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Eccher, La fisica sperimentale dopo Galileo 415

Anche Tiberio Cavallo napoletano, eseguì, sopratutto in Inghilterra, molte osservazioni sull’elettricità atmosferica, che assaggiava a mezzo di un suo elettrometro.

I progressi della fisica e dell’elettricità in ispecie nell’ultimo quarto del 700 si collegano troppo strettamente colle prime scoperte del 1800, per poter essere qui con utilità, sia pur di volo accennati.


Quanto cammino lo svolgersi dell’umano pensiero!

Alle incerte notizie d’una civiltà orientale, a quelle più sicure dei Caldei e degli Egiziani ecco sovrapporsi la splendida civiltà greca, speculativa ed artistica per eccellenza, che ci tramanderà con Aristotile il vangelo scientifico su cui giureranno per lunghi secoli le generazioni future, o con Anassagora e poi Epicuro l’idea Atomistica, che rifatta sulle basi dell’esperienza, sarà leva potentissima allo sviluppo dello scienze e della Chimica in modo particolare.

Coll’invasione degli Arabi vediamo dispersa la famosa scuola Alessandrina, e tesori di sapere, sopratutto nel campo filosofico e matematico perduti. E mentre la più fitta tenebra della barbarie pare voglia stendersi per ogni dove, ecco gli Arabi stessi, che si fanno cul-