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Eccher, La fisica sperimentale dopo Galileo | 407 |
che, infine, fu da tutti accettata. — Quasi duecento anni occorsero, perchè la più bella teoria della fisica potesse trionfare, e con essa fosse reso il dovuto onore al Grimaldi suo divinatore. Anzi, se si tien conto che la teoria delle ondulazioni ha bandito finalmente dalla fisica i fluidi imponderabili, creati per mascherare la nostra ignoranza; che magnetismo, elettricità, calore, luce, azione attinica, non sono in grazia alla medesima che fenomeni della stessa natura, diversi solo per numero di vibrazioni; che tutto dunque giudicato alla stregua di sì splendida teoria, si unifica; trovo la concezione del Grimaldi altrettanto fondamentale per la fisica, quanto il principio di inerzia del Galileo per la meccanica, la legge di gravitazione del Newton per l’astronomia, la teoria atomica del Dalton per la chimica. — Materia o moto, indistruttibilità di quella, conservazione e trasformazione di questo. Unità nell’infinita varietà.
Fra i molti problemi intorno ai quali si esercitarono maggiormente i fisici del 600, abbiamo visto figurare la pressione dell’aria, la sua dilatazione pel calore, l’ebullizione dei liquidi, la forza elastica del vapore. — Ed ecco come da un complesso di nozioni pian piano acquisite alla scienza sorge poi tale un’invenzione, che ha