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Eccher, La fisica sperimentale dopo Galileo 381

menti i principali risultati cui è giunta quell’accolta di preclari ingegni.

Incominciano i saggi colla descrizione degli strumenti di misura, e loro uso. Termometro, Igrometro, Pendolo, Barometro.

Il primo, inventato ancora nel 1597 dal Galileo, che pensò subito d’applicarlo alla medicina, per riconoscere il grado di febbre degli ammalati; da termoscopio che era, fu trasformato in vero termometro, prima riempito con acqua, poi con alcool. Portava i gradi marcati con piccolo perline di vetro sulla canna stessa, come i migliori nostri termometri, invece che su tavoletta a parte, ed era con tanta arte costruito che, sebbene i punti di graduazione della scala fossero mal definiti col massimo freddo e massimo caldo di Firenze, tuttavia i diversi termometri, specialmente cinquantigradi, riuscivano perfettamente paragonabili fra loro. Nel 1830 si potè, confrontandoli col termometro Reaumur, ricavare dalle osservazioni meteorologiche di quell’epoca, come il clima della Toscana non sia venuto mutando. La fissazione dei punti estremi della scala coll’immergere il termometro nel ghiaccio che fonde, o tenerlo nel vapore che si svolge dall’acqua bollente, sotto pressione di una atmosfera, è posteriore all’Accademia, dovuta però ad uno dei suoi membri, il Rinaldini.

Vita Italiana nel Settecento. 25