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138 | ecce homo |
Dove l’odio e il fulmine
divennero una cosa sola, una maledizione:
sui monti, abita ora l’ira di Zarathustra;
simile a una nuvola foriera d’uragano egli va ora per la sua
strada.
Cui rimane ancora qualche cosa a coprirsi, si nasconda.
E voialtri, a letto, voi deboli!
Ora i tuoni rumoreggiano sulle vôlte,
Ora trema tutto ciò ch’è muro e travatura,
Ora balenano lampi e verità gialle come lo zolfo:
Zarathustra impreca....
2.
Questa moneta con cui
tutto il mondo ripaga,
— la gloria —
io la tocco con i guanti,
io la calpesto con schifo.
Chi vuol esser pagato?
La gente venale
Chi è in vendita piglia
con grasse mani
tutto quell'universale tintinnio di metalli falsi, ch'è la gloria!