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perchè sono una fatalità 133



8.


Sono stato compreso? Non ho detto una sola parola ch’io non abbia già detto or sono cinque anni per bocca del mio Zarathustra. La scoperta della morale cristiana è un avvenimento senza pari, una vera catastrofe. Chi fa la luce su di essa è una «force majeure», «una fatalità»; egli spezza la storia dell’umanità in due parti. Si vive prima di lui, si vive dopo di lui.... Il fulmine della verità colpì proprio quello che finora stava più in alto: chi comprende che cosa fu distrutta lì, guardi se qualche cosa gli rimane ancora tra le mani. Tutto ciò che finora si chiamava «verità» è stato riconosciuto come la più dannosa, la più perfida, la più diabolica forma di bugia; il santo pretesto di «migliorare l’umanità» come un’astuzia per dissanguare la vita stessa, per renderla anemica. La morale usata come vampirismo.... Chi scopre la morale ha scoperto nello stesso tempo il non-valore di tutti i valori ai quali si crede o s’è creduto; nei tipi d’uomo più venerati, perfino in quelli ch’erano detti santi, egli non vede più nulla di venerabile; vi vede soltanto più fatale specie di aborti; fatale perchè essi affascinavano.....

Il concetto di «Dio» fu trovato come antitesi a quello di «vita», in esso fu riunito in una terribile unità tutto ciò che v’era di dannoso, di velenoso, di calunnioso, tutto l’odio mortale contro la vita. Il concetto dell’«al di là», del «vero mondo» fu creato per deprezzare l’unico mondo che ci sia, per non conservare più alla nostra realtà terrena alcun scopo, alcuna ragione, alcun compito! I concetti di «anima», «spirito» e, in fine, anche quello di «anima immortale» furono inventati per insegnare a disprezzare il corpo, a renderlo malato — cioè «santo» — per opporre a tutte le cose che meritano d’essere trattate con serietà nella vita — ai problemi della nutrizione, dell’abitazione, della dieta spirituale, della cura