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perchè scrivo così buoni libri 117

C’è una storiografia germanica dell’Impero, ce n’è perfino, temo, una antisemita; ciè una storiografia di corte e il signor von Treitschke non si vergogna.... Poco tempo fa un giudizio da idiota «in historicis», una frase dell’esteta svevo Vischer, fortunatamente morto da poco, fece il giro dei giornali tedeschi come una «verità» che dovesse essere accettata da tutti i tedeschi: «Il rinascimento e la riforma, formano un tutto: la rigenerazione estetica e la rigenerazione morale».

Simili frasi mi fanno perdere la pazienza e mi viene voglia, sento anzi il dovere di dire una buona volta ai tedeschi tutto ciò che hanno già sulla coscienza. Hanno sulla coscienza tutti i grandi delitti contro la cultura commessi nei quattro ultimi secoli.... E sempre per lo stesso motivo: per la loro innata viltà di fronte alla realtà, ch’è anche viltà di fronte alla verità, per la loro mancanza di sincerità ch’è divenuta in essi un istinto, per «idealismo»... I tedeschi hanno privata l’Europa dei frutti, del significato dell’ultimo grande periodo del Rinascimento in un istante in cui un ordinamento superiore dei valori, in cui i valori nobili che affermavano la vita, che garantivano l’avvenire, trionfavano al posto dei valori contrari, dei valori di decadenza; e trionfavano fino negli istinti di coloro che vi si trovavano. Lutero, questo accidente d’un frate, ha ristabilito la chiesa e, ciò ch’è mille volte peggio, il cristianesimo, proprio nel momento che soccombeva.... Il cristianesimo, la negazione della volontà di vivere divenuta religione.... Lutero, un frate impossibile, che, in conseguenza di questa sua «impossibilità», assalì la chiesa e conseguentemente la ristabilì.... I cattolici avrebbero ragione di celebrare feste in onore di Lutero, di comporre commedie in suo onore. «Lutero e la rigenerazione morale!». Al diavolo tutta la psicologia! Senza dubbio, i tedeschi sono degli idealisti.

Già due volte, quando con immenso valore e con uno straordinario sforzo su sè stessi avevano appena raggiunto un modo di pensare onesto, preciso, perfettamente scientifico, i tedeschi hanno saputo trovare delle scappatoie verso l’antico «ideale», concilia-