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In questo giorno perfetto in cui tutto matura e non l’uva sola s’indora, un raggio di sole è caduto sulla mia vita: ho guardato dietro a me, ho guardato di fuori, nè mai ho visto tante e così buone cose in una volta. Non invano ho seppellito oggi il mio quarantaquattresimo anno, io potevo bene seppellirlo: ciò che v’era in esso di Vita è conservato, è immortale. Il primo libro dell’Inversione dei valori, i Canti di Zarathustra, il Crepuscolo degli idoli, il mio tentativo di fare della filosofia a colpi di martello — tutti doni di quest’anno, anzi degli ultimi tre mesi! — Come potrei non essere riconoscente a tutta la mia vita?
E perciò mi racconto la mia vita.