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Van Baerle cominciò per spendere le sue rendite annuali a stabilire la sua collezione, poi ad intaccare i suoi fiorini nuovi per perfezionarla. Però la sua fatica fu ricompensata da un resultato magnifico: ne trovò cinque specie differenti, che nominò la Giovanna dal nome di sua madre, la Baerl dal nome di suo padre, la Cornelia dal nome del suo compare; gli altri nomi ci sfuggono, ma gli amatori li possono ritrovare con tutta sicurezza nei cataloghi del tempo.
Nel 1672 al principio dell’anno Cornelio de Witt venne a Dordrecht per starvi tre mesi nella sua antica casa di famiglia; perchè si sa che non solo Cornelio era nativo di Dordrecht ma che la famiglia dei Witt era orignaria di quella città.
Cornelio cominciava allora, come diceva Guglielmo d’Orange, a godere della più perfetta impopolarità; tuttavia per i suoi concittadini, i buoni abitanti di Dordrecht, e’ non era ancora uno scellerato da forca, e quantunque poco soddisfatti del suo repubblicanismo un poco troppo puro, ma fieri del suo valor personale, vollero offrirgli il vino della città alla sua entrata.
Dopo aver ringraziati i suoi concittadini, Cornelio andò a rivedere la sua vecchia casa paterna e ordinò qualche acconcime prima che la signora de Witt sua moglie vi si venisse a stabilire co’ suoi bambini.
Poi il ruward si diresse verso la casa del suo figlioccio, che forse era il solo a Dordrecht che ignorasse ancora la presenza del de Witt nella sua città natale.
Quanto Cornelio de Witt aveva sollevato invidia maneggiando il mal seme che chiamasi passione po-