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— Il fuoco! ma tu sai bene che ho fatto un patto col diavolo. E pensi tu, che il diavolo mi lasci mancare il fuoco, quando il fuoco è il suo elemento?

— Un uomo per robusto che sia, non saprà mangiare un piccione tutti i giorni. Senosi fatte per questo delle scommesse, e sonosi dati per vinti.

— Benissimo! Quando sarò nauseato dei piccioni, farò montar quassù i pesci del Wahal e della Mosa.

Grifo fece tanti d’occhi.

— Amo molto i pesci, continuò Cornelio; tu non me ne porti mai. Ebbene! giacchè vorresti farmi morire di fame, m’imbandirò allora del pesce.

Grifo fu lì lì per sfinire di collera e di spavento. Ma riavendosi:

— Ebbene, disse mettendo la mano in tasca, giacchè mi vi forzi...

E ne cavò un coltello aperto.

— Ah! un coltello! esclamò mettendosi sulle difese col suo bastone.


XIII


Come Van Baerle, prima di lasciare Loevestein, metta in pari i suoi conti con Grifo.


Ambedue soprastettero un istante, Grifo sulla offensiva, Van Baerle sulla difensiva.

Poi, siccome la situazione poteva prolungarsi all’indefinito, Cornelio volendosi informare delle cause di questa recrudescenza di collera presso il suo antagonista, domandollo: