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Il foglio datoli da Rosa, era la pagina della Bibbia che Cornelio de Vitt aveva spedita a Dordrecht a mano di Craeke cameriere del suo fratello Giovanni, per pregare Van Baerle che bruciasse la corrispondenza del gran Pensionario con Louvois.

Cotal preghiera, si ripete, era concepita in questi termini:


«Caro figlioccio!

Brucia il deposito che ti ho confidato, brucialo senza guardarlo, senza aprirlo, affinchè ti sia sconosciuto. Son di tal genere i segreti, che ucciderebbero il depositario. Brucialo, e avrai salvato Giovanni e Cornelio.

Amami, addio.

20 Agosto 1672.

Cornelio de Vitt.


Questo foglio era ad un tempo la prova della innocenza di Van Baerle e il suo titolo di proprietà sul tallo del tulipano.

Rosa e lo Statolder cambiarono un solo sguardo.

Quello di Rosa voleva dire: «Voi vedete bene!»

Quello dello Statolder significava: «Silenzio e attendete».

Il principe asciugossi una goccia di sudor freddo che gli era colata dalla fronte alla guancia. Piegò lentamente il foglio, lasciando sprofondare col pensiero i suoi sguardi nell’abisso senza fondo e senza risorsa che chiamasi pentimento e vergogna del passato.

Ben presto rialzando il capo con isforzo, disse: