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sorveglia il suo bambino; più ancora, come una tortorella cuopre le sue uova.

Nella giornata Rosa non assentavasi dalla sua camera; di più, cosa strana! Rosa non assentavasi più neppure la sera.

Per sette giorni spiò Rosa inutilmente: non escì punto di camera sua.

Ciò accadde nei sette giorni d’imbroglio, che resero Cornelio così infelice, privandolo a un tempo di tutte le nuove di Rosa e del suo tulipano.

Rosa durerebbe per sempre a tenere il broncio con Cornelio? Gli avrebbe reso ben più difficile di quello che non se l’era immaginato, un tale furto.

Lo diciamo furto, perchè Isacco con tutta semplicità erasi fermato a questo progetto di rubare il tulipano; e siccome germogliava nel più profondo mistero, siccome i due giovani nascondevano la sua esistenza a tutto il mondo, e siccome sarebbesi più creduto a lui, tulipaniere riconosciuto, che ad una giovinetta estranea a tutti i dettagli della orticoltura, o ad un prigioniero condannato per delitto di alto tradimento, rinchiuso, sorvegliato, spiato, e che malamente avrebbe dal fondo del suo carcere potuto reclamare; d’altronde fattosi egli possessore del tulipano seguendo la legge dei mobili e di tutti gli altri oggetti trasportabili in cui il possesso fa fede della proprietà, otterrebbe dicertissimo il premio, sarebbe dicertissimo coronato invece di Cornelio, e il tulipano invece di chiamarsi Tulipa nigra Barlaeensis chiamerebbesi Tulipa nigra Boxtellensis o Boxtellea.

Il minheer Isacco non erasi ancora deciso quale di questi due nomi dare al tulipano nero; ma sic-