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peggio per le fratture, è il riscaldamento del sangue.

Poi sotto voce a Rosa:

— Mia ragazza, soggiunse, io sono innocente, aspetterò i miei giudici con la tranquillità e con la calma di uno innocente.

— Zitto! disse Rosa.

— Zitto e perchè?

— Bisogna che mio padre non si accorga che abbiamo insieme discorso.

— E che male sarebbe?

— Che male sarebbe? D’impedirmi che io qui più tornassi, disse la giovinetta.

Cornelio accolse questa infantile confidenza con un sorriso; sembravagli che un raggio di bene splendesse sopra la sua disgrazia.

— Ebbene! che cosa barbottate costì voi due? disse Grifo alzandosi e sorreggendo il suo braccio diritto col suo sinistro.

— Niente! rispose Rosa; il signore mi prescrive il regime che dovete seguire.

— Il regime che io devo seguire! eh! il regime che io devo seguire! Voi pure, o graziosina, voi pure ne dovete seguire uno!

— E quale, babbo mio?

— Di non affacciarvi neppure alle carceri dei prigionieri, e quando vi comparirete, d’andarvene il più presto possibile; via dunque innanzi a me, e lesta!

Rosa e Cornelio cambiaronsi un’occhiata; quello di Rosa voleva dire:

— Voi lo vedete!

Quello di Cornelio:

— Sia fatta la volontà del Signore!