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volta dal frate, o disse: Io me ne vo: voletemi dire altro? Il frate con minaccievoli parole l’accomiatò. Michele con grandissimo suo dispiacere da Siena si parti, e a Firenze se ne tornò, in sè medesimo più volte dicendo: Or va mo, e fidati di frati!

Messer Giovanni che bene stava avvisato in qual dì Michele tornare dovesse; avendolo avvisato che alla sua tornata facesse la via da Marcialla che vi troverebbe il Tento e con lui insieme se ne venissero; due dì dopo la partita di Michele egli ebbe il Tento, e dissegli: Tè queste chiavi, e pregoti che in mio servigio e’ non ti sia fatica di andare insino a Marcialla, e apri quella cassetta che è nella camera del prete, e recami una carta di pecora che v’è, la quale m’è di grandissimo bisogno, e puoi aspettare Michele, però ch’io l'avvisai che alla tornata facesse la via da Marcialla, e poteretevene venire insieme. E fatto ragione quando Michele e ’l Tento dovessero o potessero venire, quello