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andare a suo viaggio, disse mess. Giovanni: O non è egli oggi domenica? Rispuose Michele: Messer sì. Disse mess. Giovanni: Io non voglio che tu ti parta stamane per niuna cagione, che essendo domenica in non credo che bene me ne potesse incorrere, e però poni giuso il ronzino e va a udire una messa e poi mangerai, e dopo il mangiare andarai a tuo viaggio. Michele fu contento, e così fece.

Giunto Michele a Siena, di presente diede la lettera al frate, e dimandogli i danari. Il frate con turbato viso rispuose: Che danari? Avv’egli fatto a credere ch’io abbia suoi danari? E’ non dice il vero, anzi si parte bene da ogni verità, come bugiardo e cattivo ch’egli è. Vedo bene ch’egli ha appiccato zacchere a Firenze, come egli ha fatto qui; ma per certo egli è un grande fraschiere. Michele ch’era in questo fatto semplice, rispuose: Voi dite male, e dite queste parole per non pagare, e perchè voi il vedeste infermo pensate forse ch’el sia