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così venerabile uomo, e se Bonaccorso il sapesse l’arebbe forte per male. Bonaccorso non è smemorato, e s’ello nol conoscesse, non gli farebbe quello ch’el fa.

Bonaccorso ebbe uno di Andrea di Signino, e dissegli: Tu sai che dappoi che noi facciamo questo traffico da Vignone, noi abbiamo avuto a fare con molti chierici, e con tutti portato danno; ma ora, per la grazia di Dio, credo che noi saremo da uno restorati per tutti. E dissegli di quelle rendite che messer Giovanni voleva che provenissero nelle loro mani insino alla sua tornata; ma de’ denari contanti non gli disse covelle. Oltre a questo gli disse chi costui era, e dove andava, mostrando averlo conosciuto molto tempo davanti, e come era suo intimo amico. Istando la cosa in questi termini, messere Giovanni disse un giorno a Bonaccorso, che egli volea fare uno cambio con lui di fiorini trecento d’oro i quali gli farebbe dare a Vignone a cui Bonaccorso volesse,