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sciuta inferiore; ed anzi a motivo di troppo spudorate magagne ebbe grazia soltanto di trenta esemplari di vita.

Or io avendo egualmente scoperto in fine ad un codice del Decamerone del Boccaccio posseduto nella Biblioteca palatina di Modena la novella inedita di Giovanni Cavedone e madonna Elisa degli Onesti da Ravenna, la quale ha pur essa un prologo che accenna ad altre novelle raccontate da parecchi mercatanti di vari paesi trovatisi all’albergo del Cappello in Pisa, stando tutti d’inverno dopo cena ad uno grande fuoco a sedere; novella a cui fa séguito nel codice stesso l’altra già ricordata di Bonaccorso di Lapo, ma di lezione più larga e dirò anche migliore della stam-