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SONETTO VI.


 
    Questo è un cazzo papal, se tu lo vuoi
Faustina o’n potta, o’n cul dimmelo pure
Perchè rare a venir son le venture;
4Lo terrò in potta se volete voi.

    In culo te ’l porrei, ma dacche vuoi
Cosi, stenditi bene e mena pure
Che non avrà di queste fatte cure
8Donna che bella sia, qual sol fra noi.

    Spingi, ben mio, e fà che la siringa
Del mio bel cazzo formi un bel poema,
11Spingi cor mio, ancor rispingi e spingi.

    Ponmi una mano al cul con l’altra stringi
E abbraccia stretto e porgimi la lingua,
14Mena mio ben oh che dolcezza estrema!

                    Oimè! che già non scema
Il piacer! ma seria maggior all’otta
    17S’il cazzo entrass’in cul non men ch’in potta!