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SONETTO I.


Proemio.


 
    Questo è un libro d’altro che sonetti,
Di Capitoli, d’Egloghe o canzone,
Qui il Sannazaro o il Bembo non compone
4Nè liquidi cristalli, nè fioretti.

    Qui il Marignan non v’hà madrigaletti,
Ma vi son cazzi senza discrizone,
E v’è la potta e ’l cul, che li ri pone,
8Appunto come in scatole confetti.

    Vi sono genti fottenti e fottute,
E di potte e di cazzi notomie,
11E nei culi molt’anime perdute.

    Qui vi si fotte in più leggiadre vie,
Ch’in alcun loco si sian mai vedute
14In frà le puttanesche gerarchie;

                        In fin sono pazzie
A farsi schifo di si buon bocconi,
17E chi non fotte in cul, dio gli el perdoni.