Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
(6) |
La Doralice a un medico promese
Dargli una chiavatura a tutto pasto,
Se guarito le avesse il mal Francese,
Che ’l fegato e ’l polmon le aveva guasto;
Cuel fè tutta la cura a proprie spese:
Ma alfin lei si morì fra quel contrasto.
Tenetur nè la figlia, come erede,
Dargli la chiavatura ch’egli chiede?
Un moro avea bisogno d’un ducato;
E ad interesse lo volea pigliare;
Ad Isabella Padoana andato,
Che a questo modo ne solea prestare;
L’ebbe con patto in scritto, che cacciato
Le avesse in cul, fin che l’avea a pagare,
Un cazzo, ch’egli avea fuor di misura.
Questa convenzion può dirsi usura?
Un prete, ch’alla punta del suo cazzo
Aveva un panarizzo da crepare,
Gli fu insegnato, da un cotal, ch’a guazzo
Del caldo d’una potta el fesse entrare:
Egli a Giulia gentil, non per sollazzo,
Lo mise in potta, ed era sua comare,
Sol per non più sentir nel cazzo affanni.
Or qui fece egli ingiuria a san Giovanni?