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E le sorelle? erano ritornate? che avrebbero detto non vedendola?

Adelaide sguisciò dal letto al buio, scivolò fino all'uscio, stette in ascolto: silenzio.

L'orologio a pendolo della sala faceva tic tac.

Allora, con un movimento così rapido di cui ella stessa non ebbe quasi coscienza, riaccese il lumicino, staccò dalla parete un piccolo specchio torbido, sedette in mezzo al letto e si guardò.

....Com'era, lei?... era bella?... brutta?... era giovane?... era una donna?... e che voleva dire per lei essere una donna?...

Molti anni fa, — ah! lo aveva quasi dimenticato! — anch'ella era stata giovane e graziosa, aveva avuto una figurina snella e flessibile, due grandi occhi scuri e labbra di corallo....

Ma ora? ora?... Era suo quel lungo collo giallastro e vizzo, sue quelle spalle magre, quegli occhi quasi sempre abbassati o sfuggenti, cerchiati di pallide vene azzurrognole, quel seno piatto e senza forma?

— Brutta! vecchia! ridicola!

Il torbido piccolo specchio vide riflettersi nella sua luce un viso stravolto e pallido rigato di lagrime mute.

Eppure.... eppure.....gli occhi non sarebbero stati brutti, se l'espressione ne fosse stata un po' più gaia, se i capelli fossero stati accomodati con maggior cura, il viso non sarebbe apparso tanto magro.... il collo si poteva nascondere con una cravatta di nastro o di merletto....