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— Sarà....- disse Biancofiore a suo cugino che l'accompagnava ai suoi appartamenti dopo un fastoso banchetto dato in loro onore dal Sire di Ayèban. — Sarà vero.... Sono belli, valorosi, intelligenti: hanno tutto, tutto quello che io avevo sognato, tutto quello che la Fata desiderava per me.... e anche di più....e nondimeno.... che devo dirti?... non mi piacciono. No, no! Credo che non sceglierò il mio sposo neppure in mezzo a loro!...
— Pensa che è l'ultima tappa, — rammentò Elmir. — L'anno di viaggio è già quasi trascorso, e tu hai promesso alla Fata.... Aspetta ancora prima di rinunciare definitivamente all'idea di una scelta... Osserva meglio; rifletti... Domani ci sarà la gran festa notturna nel Giardino Rosso del palazzo d'estate, avrai campo di rivedere i principi e di pensare....
— Aspetterò! — rispose con un sospiro Biancofiore. — Poichè tu lo vuoi!... — e tese la mano a suo cugino che la baciò, e scomparve.
— Non mi ama! — pensò dolorosamente la fanciulla. — Non mi ama!... — E si nascose per piangere.