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Forse tutto non è perduto, può essere che c'inganniamo. Ma in ogni caso, se le tue, se le nostre speranze vengono a mancare, se la tua fiducia in quell'uomo è destinata a cadere, non disperarti, Valeria!... Se egli ti abbandona, io ti offro il poco che posso: se ne hai bisogno, se lo vuoi, il mio nome e la mia vita ti appartengono. E non sarai tu che dovrai essermi grata!
Valeria balza come sotto un colpo di scudiscio.
— Che mercato mi proponi? — esclama con voce strangolata e rotta. — Che mercato mi proponi, Gualtiero?... Ma tu credi che le ricchezze ed il nome.... Suvvia! Non si tratta di questo!!... Se non hai altro da dirmi!
Egli abbassa il capo sotto l'affronto.
— Tu mi hai frainteso....- dice poi con semplice umiltà. — lo volevo solo darti il mio nome se egli ti abbandonava; ma era mia intenzione....«starti sempre lontano».
— Perchè non l'hai raggiunto dov'era? Per chè non hai condotto a termine la missione che ti era affidata?... Avevi bisogno di consiglio?... Il consiglio era uno solo, lo sai! Vederlo, parlargli: ottenere «ad ogni costo» quello che chiedo. Poichè egli non sa tutto! Ma.... io.... temo di essere madre.
— Ho una lettera per te....
— Dammela dunque, dammela! Sai che agonizzo da tre giorni, sai che sto per morire d'angoscia, e non mi dai la lettera!...
— Valeria!...