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— Aiutatemi, De Renzis: come dice Bourget?... «Il y a des touches de pinceau....- sì, è così — ....il y a des touches de pinceau comme il y a des touches de style qui sont une façon, non pas de peindre ou d'écrire, mais de sentir, mais de souffrir, d'aimer.... de vivre!...» Il vostro quadro è una rivelazione! — E gli strinse calorosamente la mano, accarezzò i capelli a Valeria.

Un giovanotto dalla lunga chioma che discuteva in un gruppo proclamava intanto molto forte sul loro passaggio:

— C'è dello Stuck, del Franz Stuck in lui, non c'è dubbio; ma vivificato dalla genialità del temperamento latino. Il temperamento latino, cari amici....

Valeria e De Renzis sorrisero insieme.

— Eccone uno che è persuaso di avervi fatto un grande elogio scoprendo in voi dello Stuck....- diss'ella. — Mentre voi.... dite la verità?... scommetto che preferite di essere peggiore di tutti, i vivi e i morti, ma di essere «voi»....non è vero?

Egli le strinse lievemente il braccio col braccio: certe parole che ella gli diceva gli erano infinitamente care.

Il principe Ruffo, che da qualche minuto cercava Valeria, si appressò premurosamente alla coppia.

— Donna Valeria, — diss'egli, — il cotillon è prossimo, ed io vorrei non arrivare tardi una seconda volta.

Valeria esitò un attimo; ella aveva perduto