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vecchia fronte: invecchiando, egli ha preso senza volerlo qualche somiglianza di voce e di gesto coi padroni: si passa la mano sulla fronte come Valerio, parla ad alta voce da solo come avveniva a Fausto nei suoi ultimi anni. La gente dice che egli parla coi morti.
E Battista ama Carlo ed Elena non soltanto perchè sono essi, ma perchè vede in loro anche gli altri, quelli che non sono più; perchè a lui, spettatore della vita dei suoi padroni, il presente non sembra una pagina nuova, ma una continuazione, e quasi una ripetizione del passato.
Carlo ed Elena rappresentano per lui il presente ed il passato; e Cici era e rappresentava tutto; il passato, il presente, e l'avvenire; i vivi e i morti, tutte le memorie e tutte le speranze. Cici era tutto, e tutti.
Ed ora?... Il vecchio attende che gli sposi tornino senza il loro bambinetto, e a un tratto singhiozza ad alta voce nella sera, al giardino addormentato, agli spiriti che vegliano con lui:
— I bambini non dovrebbero morire!...
Carlo ed Elena, gli sposi, avevano riparato precipitosamente nella casa paterna, come in un rifugio.
Il piccolo Cici era stato loro rapito in tre giorni, e là, nel grande appartamento di Roma,