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il fior fiore dell'intellettualità e dell'eleganza.... ma poi?... poi?... partite le autorità, tolti i freni, che cos' era successo? dove si era andati a finire?...
Appena l'élite aveva lasciato libero il campo era successo un pandemonio. La folla che gremiva i posti da cinquanta centesimi aveva invaso la sala, sgombrate le seggiole, fatto entrare due suonátori di armonica....
E mentre quelli di Cernedo, giovani e ragazze, pur nell' allegria avevano saputo conservare un contegno castigato e dignitoso qualle si addice a gente timorata di Dio, la plebaglia di Castelluzzo (dominata dal mal governo dei socialisti!) si era abbandonata ad uno scapigliato tripudlo, bevendo, ballando, cantando, profanando insomma il luogo sacro alla beneficenza con una vera orgia infernale.
Gli abitanti di Cernedo, in massa, avevano sgombrato la sala in segno di protesta. Due episodî documentavano la descrizione dell' «orgia» facendo inorridire anche i più spregiudicati.
Nina, la rossa, era stata colta mentre si lasciava baciare, dietro una porta, da un uomo ammogliato, padre di cinque figli!!!...
E una certa Innocenza, una gobbetta da poco stabilita fuori di Castelluzzo, presa in mezzo da tre scapestrati, un sergente e due operai della cartiera, era stata ubbriacata e malmenata, poi il sergente l'aveva fatta ballare ed erano andati a finirla tutti e due a gambe all'aria. Un'orgia!... un'orgia!...