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— Il giovine è di religione? Come si chiama? Che cosa fa? Da chi è conosciuto? Siete sicure che sia un buon giovane, timorato di Dio, mosso da sincera affezione per Innocenza, e non da cupidigia per il vostro piccolo peculio? Ha intenzioni serie? Quanti anni ha? Come si è espresso? Conoscete la sua famiglia? siete informate della sua salute?
Innocenza ripeteva come un ritornello:
— Sì, Madre; sì, Madre... — ed aveva gli zigomi accesi, e due piccole macchie rosse sulla fronte. Nanna guardava la figlia e faceva col capo cenni continui d'assenso.
Finalmente la Superiora si alzò:
— Promettetemi di sospendere ogni impegno, ogni trattativa, finchè io non sia tornata all'Istituto. Si tratta di aspettare due settimane. M'incarico poi di assumere informazioni, e, se la cosa è possibile.... Se è per il tuo bene, figlia mia.... Dio sa le sue vie.... Pregherò intanto per voi.... E anche voi pregate, raccomandatevi al Signore....
Ella aveva regalato a Innocenza due imagini sacre, aveva accompagnato le due donne fino alla porta, aveva offerto le mani a baciare. La guercia col suo gran mazzo di chiavi era accorsa ad aprire.
— Mamma! — disse Innocenza non appena furono sulla strada. — È andata abbastanza bene!... Torniamo a casa. Non ne posso più.
Alla Corona d'Italia c'era una diligenza che partiva quasi subito, ma si fermava a Cernedo, a due chilometri dalla capanna di Nanna.