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840 Scola della Patienza

dal monte senza la vostra divina providenza. Non accade dunque ch’io mi lamenti d’alcuna cosa, ò d’alcun’huomo. Perche sempre, Dio mio, s’ha da fare la volontà vostra, anzi la mia, che tante volte hò fatto vostra.

Qui ti prego, ò mio Lettor cortese, che non ti rincresca di leggere, ò se pur l’havessi letto, di rileggere di nuovo, tanto quello, che habbiamo scritto in tutto il nostro Heliotropio, particolarmente nel libro quinto all’ultimo cap. quanto quello, che noi andiamo trattando nel nostro Foriere dell’eternità al cap. 2. §. 28. e e al cap. 3. §. 47 e 49. dove andiamo accuratamente dichiarando questa conformità dell’humana volontà con la divina. Ma in che modo s’habbia da fermare, ed eccitare la speranza in Dio nelle cose avverse l’insegnamo nel detto Heliotropio nel lib. 5 al cap. 3