ch’ei vide con gl’occhi proprij, e con le proprie orecchie sentì in un monasterio. Era Economo di quel monasterio un’huomo modestissimo, e mansuetissimo, come qualsivoglia altro; il quale, avendogli prima l’Abbate fatto un’asprissima riprensione, comandò che come indegno di star in compagnia degl’altri fusse cacciato di Chiesa. Climaco, andatosene à parlare secretamente con l’Abate, cominciò à difender gagliardamente l’innocenza di quel povero huomo, ch’era stato così aspramente ripreso. A cui l’Abate prudentemente rispose in questo modo: io so molto bene, Padre mio, che il nostro Economo è huomo Religioso, e Santo; che fin hora non ha commesso cosa alcuna, che sia stata degna di sì mordace riprensione. Mà tù sai, che non si trova persona così barbara, e crudele, che ardisca di levar di boc-