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Parte III. Cap. VI. 797

Erano molto sottili quelle cose, che se gl’insegnavano, e bisognava starci molto attento, e non le poteva capire così facilmente un Soldato, e un’huomo, che haveva il cervello, e i suoi pensieri di là dall’Oceano: E perciò questo buon scolare disse un giorno al Maestro: Insegnami cose più facili. A cui rispose il Maestro. Queste cose sono ugualmente difficili per tutti.

L’istesso quasi credo io, si potrebbe dire della conformità della humana volontà alla divina. Queste cose sono per tutti le medesime. Così il volere, e il non volere deve a tutti ugualmente parer facile. E per imparar questo siamo tutti uguali, tanto i più poveri, quanto i più ricchi; E senza veruna fatica, ò spesa, potiamo tutti infinite cose volere, e non volere. Anzi ogni giorno infinite cose vogliamo, e non vo-