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56 | Scola della Patienza |
118. 67., e Greg. p. 3 Past. admon. 158. in fin. f Aug. in Psal 60 g Greg. Praef. in Iob. c. 5. med. et l. 20 mor. c, 20. mor. c. 10. post. medi. h Iacob. c. 1. 12. i Tob. c. 12. 13.
§. 4.
A Dio sovente manda le calamità, non per punir le colpe, nè per corregere chi pecca, ne per sollevar la Virtù, mà si bene per mostrare la sua potenza. Di quel cieco disse apertamente il Salvatore: Neque hic peccavit, nec parentes eius, sed ut manifestentur opera Dei in illo. a Ne questi hà peccato, ne i suoi Padri, mà ciò si è fatto perche in lui si mostrino l’opere di Dio. Ma con quale giustitia, o con qual ragione potrebbe qui dire alcuno? Mi sarà forse lecito spogliar altrui per vestir me stesso? Rispondo, che questa ragione, e questo Ius è di due sorti, un stretto, e rigoroso da Teologi chiamato Condegno; l’altro moderato, e pia-